car* amic* del Salotto
Domenica 17 alle 16:30 in collaborazione con Cripta 747 vi invitiamo per una conversazione tra l’artista e fondatore del collettivo INLAND, Fernando Garcìa Dory, e Paolo Bosca, ricercatore dell’Università di Pollenzo.
Il lavoro di Fernando García-Dory affronta il rapporto tra cultura e natura, così come si manifesta in molteplici contesti, dal paesaggio al rurale, ai desideri e alle aspettative in relazione all’identità, alla crisi, all’utopia e al cambiamento sociale. Interessato alla complessità armonica delle forme e dei processi biologici, il suo lavoro affronta le connessioni e la cooperazione, dai microrganismi ai sistemi sociali, e dai linguaggi artistici tradizionali che attingono a progetti e azioni agroecologiche collaborative.
INLAND (Spagna) è un collettivo fondato nel 2009 da Fernando García Dory. Fornisce una piattaforma per diversi attori impegnati nella produzione agricola, sociale e culturale. Durante la sua prima fase (2010 – 2013) e prendendo la Spagna come caso di studio iniziale, INLAND è stata impegnata nella produzione artistica in ventidue villaggi in tutto il paese, mostre e presentazioni a livello nazionale e una conferenza internazionale. Segue un periodo di riflessione e valutazione, l’avvio di gruppi di studio su arte ed ecologia e una serie di pubblicazioni. Oggi il lavoro di INLAND si concentra sullo sviluppo di collaborazioni ed economie durature basate sulla terra, recuperando comunità-di-pratica abbandonate come substrato per forme artistiche e culturali post-contemporanee.
INLAND ha una stazione radio, un’accademia, produce spettacoli e produce formaggio. È anche consulente della Commissione dell’Unione Europea sull’uso dell’arte per le politiche di sviluppo rurale, promuovendo al contempo una Rete Europea di Pastori, un movimento sociale per mettere in discussione quelle stesse politiche.
INLAND sta attualmente coordinando la rete Confederacy of Villages e ha esposto e collaborato con istituzioni come la Biennale di Istanbul (2015); Casco Art Institute, Utrecht (2015); Museo Maebashi (2016); Serpentine Gallery, Londra 2020); Casa do Povo, San Paolo; Centro Pompidou, Parigi (2015); SAVVY Contemporary, Berlino (2019) e documenta quindici.