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Raccontare a fumetti significa trovare i pieni e vuoti delle storie. In un certo senso, qualsiasi ricordo funziona così, attraverso una navigazione che è più fatta di abissi che di isole, ci si avvicina ad un porto che è il cuore della storia. Qui di cuori ce ne sono molti. Di stili diversi, con sguardi diversi, e narrano di un modo che non è diverso di fare sport. Che quello è sempre uguale. L’agonismo mette in campo il meglio e il peggio di ciascuno di noi.
Diventiamo tutti piccoli eroi epici della nostra epica quotidiana, che si vada alle olimpiadi o che si giochi sotto casa. Non ha importanza, è l’epica (che poi è la più antica narrazione letteraria della nostra tradizione) che è sempre lì in agguato e ti prende le budella e ti fa appassionare nella bocciofila del dopolavoro ferroviario come nel lontano Oriente.
Così queste storie si nutrono di un’epica stra – ordinaria, ridisegnano possibilità e fanno non una cronaca asettica, ma partecipata e piena di buchi di tanti sogni in cantiere. Non c’è materiale narrativo più prezioso e ricco di possibilità di questo. (Gianluca Costantini)
Il progetto
Questo progetto nasce dal desiderio di sperimentare il Graphic Journalism come strumento per comunicare un progetto sociale. Nel mese di gennaio 2019, The Paper Lab ha organizzato un corso di formazione su questo tema coinvolgendo uno dei più grandi esperti del settore in Italia e nel mondo: Gianluca Costantini.
Rispetto ad altre forme di restituzione del reale, il graphic journalism si è rivelato particolarmente adatto al nostro scopo perché, meglio che nella fotografia o nel video, la mano del disegnatore può dare evidenza e dignità alle persone, ai loro obiettivi, alla loro storia.
Fulcro tematico del corso è stato il racconto della storia dei Bocciabili: la squadra di 12 atleti con disabilità motorie, che persegue l’ambizioso obiettivo di qualificarsi per le Olimpiadi di Tokio 2020.
La innovativa metodologia di lavoro proposta durante il corso prevede:
In questa prima esperienza, una delle giocatrici, accompagnata da due disegnatori professionisti e una facilitatrice delle comunicazioni verbali ha potuto partecipare come autrice.
Raccontare il progetto sociale: una proposta di metodo
“Perché un progetto di Graphic Journalism in un’osteria? Perché ci piace raccontare storie belle, perché i luoghi della convivialità sono i luoghi per eccellenza per la nascita di narrazioni dal basso, in cui raccontando la realtà quotidiana e nascosta, ci si fa promotori di cambiamento.
Perché crediamo che l’accesso alle tecniche e ai metodi della comunicazione debba essere un accesso di bassa soglia, in cui esperti e professionisti si mettono al servizio di chi ha una storia, piccola o grande, che ancora non riesce a raccontare.
E così abbiamo fatto il nostro esperimento, scegliendo come tema per questo primo anno la storia dei Bocciabili: la squadra di 12 atleti con disabilità motorie, nostra vicina di casa, che si allena negli spazi del Fortino e che persegue l’ambizioso obiettivo di qualificarsi per le Olimpiadi di Tokio 2020.
Lo abbiamo fatto in un posto diverso dal solito, organizzando un corso di formazione con Gianluca Costantini, grande nome del giornalismo grafico, nello spazio informale dell’Osteria di Miranda; lasciando che gli avventori condividessero lo spazio con i partecipanti al corso.
Lo abbiamo fatto in un modo diverso dal solito, partendo dalle narrazioni personali e dirette dei protagonisti raccolte con la consulenza scientifica della facoltà di psicologia dell’Università di Torino, con una tecnica di intervista non direttiva (derivata dal metodo descritto da Pierre Vermersch nel suo “Descrivere il lavoro” Carrocci Faber).
Abbiamo intervistato gli atleti, gli allenatori e tutte le figure che di solito restano nell’ombra: chi ha scritto il progetto, chi ha trovato i fondi, chi si occupa della promozione delle bocce sul territorio ecc. ecc.
Tra i partecipanti al corso abbiamo fortemente voluto una rappresentanza della squadra, facendo in modo che Cristina, – bocciabile, studiosa di comunicazione, con gravi disabilità motorie – fosse accompagnata da due disegnatori professionisti e una facilitatrice delle comunicazioni verbali e potesse a tutti gli effetti fare parte del gruppo di autori.
Il Libro
Il risultato di questo lavoro è la creazione di una pubblicazione intitolata “Verso tokio 2020 – il graphic Journalism per raccontare il progetto sociale” edita da Scalpend Editore,
La versione digitale del libro è acquistabile anche on line sui principali book store.
La pubblicazione è stata acquisita dai Bocciabili come materiale di comunicazione e divulgazione della loro attività sportiva.
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